domenica 16 marzo 2014

UN CAFFE', PER FAVORE!

Salve lettori compulsivi, la mia critica settimanale è dedicata a un nuovo scrittore molto apprezzato dai lettori e dalla critica. Sto parlando di Diego Galdino, barista romano come il protagonista del suo primo romanzo Il primo caffè del mattino.
Merita il successo che sta ottenendo? Scopriamolo insieme.


TRAMA:
Massimo ha trent'anni e da quando ne aveva diciotto manda avanti il bar di famiglia. Si alza ogni mattina alle cinque e va ad aprire il bar, dove prepara il primo caffè del mattino che, come da tradizione, non si beve ma si butta. Massimo, che per gestire il bar ha abbandonato la scuola rinunciando al suo sogno di diventare un critico d'arte, vive il suo mestiere come una missione e non si concede tempo per se stesso, specie per innamorarsi.
Almeno fino a quando nel suo bar non entra Geneviève, una ragazza francese. E' un colpo di fulmine, ma Genevieve non è una ragazza semplice: le esperienze della vita l'hanno resa dura e inaccessibile.
Riuscirà Massimo a farsi conoscere e amare? O Geneviève rimarrà dell'idea che sia un cafone, come testimonia la zuccheriera che gli rovescia addosso al primo incontro?

RECENSIONE:
E' un buon romanzo d'esordio. Delicato, a tratti divertente, e abbastanza realistico. L'unica vera grande pecca è forse una certa pretenziosità, caratteristica che si riscontra molto spesso negli esordienti. Cosa voglio dire? In pratica c'è uno sfoggio eccessivo di cultura che, se da una parte può compiacere il lettore, d'altra parte può irritarlo. Uno scrittore non ha bisogno di fare troppe citazioni dotte o di far vedere che sa i significati delle parole o simili. Tuttavia, essendo questa la sua opera prima, è una cosa che si può perdonare facilmente. In ogni caso Galdino ha avuto l'intelligenza di giustificare questo sfoggio mascherandolo come un bisogno di Massimo (il protagonista), che ha dovuto interrompere gli studi classici dopo la morte del padre per rilevare il bar. Quindi comunque il tutto ha una sua coerenza.
Coerenti sono anche i personaggi. Questa volta non dovete aspettarvi il solito figaccione che si scoprirà essere ricchissimo, né la solita bambola con zero autostima e il quoziente intellettivo di un moscerino. I due protagonisti sono invece persone vere, con le loro debolezze. E anche gli altri personaggi sono ben caratterizzati, ma mai stereotipati, perché tutti possiedono una sfumatura che li contraddistingue.
La storia è ben sviluppata, anche se personalmente avrei preferito che gli indizi sul passato di Geneviève fossero disseminati qua e là fin dall'inizio, e non sistemati tutti insieme nella seconda parte del romanzo.
Nel complesso si tratta di una storia d'amore tenera e delicata. Ho letto, a proposito di questo romanzo, che la vera protagonista è la città di Roma. Non credo sia vero. Certo, Roma svolge un ruolo importante perché fa da sfondo non sbiadito al racconto, tuttavia il vero protagonista è il caffè. Il caffè che viene visto non solo come bevanda, ma come momento sociale.
In definitiva, Il primo caffè del mattino è un romanzo che merita di essere letto, se volete passare qualche ora piacevole.
Per il momento è tutto.

Biancaneve

Ps: la foto è stata fatta da Ramona Granato, autrice del blog http://ingranato.blogspot.it/

2 commenti:

  1. Ciao! Grazie per aver usato la mia foto! È davvero una delle più riuscite! :-)
    Posso chiederti di citare sotto il mio blog da cui è tratta -> http://ingranato.blogspot.it/ ?
    Grazie mille e complimenti per il tuo blog! A presto :-)

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