mercoledì 19 giugno 2013

CONTEST LETTERARIO

Salve a tutti, lettori. Questo post in realtà riguarda più gli aspiranti scrittori che non i lettori, anche se in qualche modo riguarda anche voi perché potrete votare. Ora vi spiego meglio.
La Casa Editrice Libro Aperto Edizioni, con cui collaboro tramite questo blog (per informazioni circa questa casa editrice di Roma date un'occhiata a post più vecchi), ha indetto un contest letterario, che si intitola "Scrivo... dunque". In pratica ogni aspirante scrittore può partecipare con un massimo di due racconti - che non devono superare le cinquemila battute ciascuno! - sul tema della scrittura.
Si può descrivere la propria situazione di scrittore, le proprie aspirazioni e i propri sogni se questi hanno a che fare con la scrittura, una storia che rifletta la propria personalità di autore o anche - più semplicemente - una storia inventata che abbia come protagonisti assoluti la scrittura e/o lo scrittore.
Il Contest sarà pubblico e si svolgerà interamente sulla pagina Facebook della Libro Aperto Edizioni https://www.facebook.com/pages/Libro-Aperto-Edizioni/401432379950498 dove i racconti potranno essere letti e valutati.
A partire dal 17 giugno 2013 tutti gli interessati potranno inviare i propri racconti, corredati di una foto rappresentativa a scelta dello stesso autore, dopo essere diventati fan della pagina Facebook della Libro Aperto Edizioni.
Tutti i racconti pervenuti verranno condivisi sulla pagina periodicamente a partire dal 1 luglio 2013 in ordine di arrivo, raccolti in un album fotografico della pagina stessa.
Ed ecco ora la parte che riguarda i lettori. Chiunque, infatti, potrà esprimere la propria preferenza per massimo due racconti. Ogni “Mi piace” verrà conteggiato come un punto, mentre ogni “Mi piace” di fan della pagina verrà conteggiato come 2 punti.
La scadenza è fissata per il 30 settembre 2013, mentre ci sarà tempo fino al 15 ottobre 2013 per esprimere la propria preferenza per tutti i racconti pubblicati e per dare modo agli ultimi arrivati di avere la giusta visibilità.
I racconti dovranno essere inviati in formato .doc insieme alla foto di riferimento all’indirizzo mail:
inediti@libroapertonewgeneration.com
Il racconto che riceverà il maggior numero di voti sarà il vincitore e il suo autore si aggiudicherà la possibilità di pubblicare un suo manoscritto in ebook gratuitamente con la Libro Aperto Edizioni (l’offerta resterà aperta per un periodo di sei mesi dalla proclamazione del vincitore. Il manoscritto verrà pubblicato previa valutazione e approvazione della Casa Editrice).
L’ebook verrà distribuito e venduto in tutti gli store online.
I racconti dei primi cinque classificati verranno raccolti in un’antologia del concorso che verrà pubblicata in formato elettronico dalla Casa Editrice e venduta attraverso il sito www.libroapertoedizioni.it e attraverso Amazon.
Iniziativa interessante, vero? Immaginate di riuscire a vincere il primo premio. Se avete già un manoscritto chiuso in qualche cassetto, potrete riuscire a pubblicarlo in formato ebook. E' un'ottima cosa, non trovate? E se anche non riusciste a classificarvi primi, ma tra i primi, potrete comunque vedere pubblicato il vostro racconto in un'antologia formato ebook. Ma mettiamo il caso che non doveste riuscire a classificarvi tra questi primi cinque, tenete conto che - comunque - vi farete leggere da qualcuno (sia della casa editrice che del pubblico di lettori), invece di continuare a tenere tutto quello che scrivete in una cartella del vostro computer.
Inoltre - se tutto questo non dovesse bastarvi - c'è un ulteriore motivo per partecipare, molto valido se siete accaniti lettori: per tutto il periodo in cui il Contest resterà aperto a tutti i partecipanti verrà riconosciuto uno sconto del 20% sui titoli in catalogo della Libro Aperto Edizioni.
Non vi basta neanche questo? Bè, allora, signori miei, siete proprio ingordi! :)
Piuttosto se qualcuno fosse interessato e volesse ulteriori informazioni, può mettersi in contatto direttamente con la casa editrice a questo indirizzo di posta elettronica: direzioneeditoriale@libroapertoedizioni.it.
Bene, a questo punto non mi resta che dirvi: partecipate numerosi e a tutti in bocca al lupo!
Per il momento è tutto.
 
Biancaneve

martedì 18 giugno 2013

INNO ALLA VITA

Salve a tutti, lettori. Sono tornata con una nuova recensione. Questa volta mi occupo di uno scrittore semisconosciuto in Italia, Matthew Quick. Alla maggior parte di voi questo nome non dirà niente. In effetti, di lui in Italia è stato pubblicato un solo libro, il suo romanzo d'esordio. Ora, per questo motivo, forse vi aspetterete una critica negativa da parte mia. In Italia è stato pubblicato solo un libro di questo autore, ergo non è un buon scrittore. Bene, vi sbagliate di grosso. Matthew Quick è davvero uno Scrittore con la S maiuscola.
Come abbiamo assodato, il nome dell'autore non vi dice niente. Ma il titolo del libro vi farà scattare un campanello nella testa. Il titolo del romanzo è Il lato positivo. E sì, proprio lo stesso titolo della bellissima commedia romantica diretta da David O. Russell, che ha come protagonisti l'affascinante Bradley Cooper e la giovanissima Jennifer Lawrence.
Non so chi di voi l'ha visto, ma questo film ha ottenuto ben otto nomination agli Oscar (migliore attrice protagonista, miglior attore protagonista, migliore attrice non protagonista, miglior attore non protagonista, miglior film, migliore sceneggiatura non originale, miglior regia, miglior montaggio), anche se poi ne ha vinto uno solo (miglior attrice protagonista per Jennifer Lawrence).
Sono andata a vedere il film al cinema perché mi incuriosiva, e ne sono rimasta colpita. La storia non era scontata e neppure eccessivamente semplice. Così ho cercato il libro e l'ho letto. E l'ho trovato anche migliore di un film molto ben riuscito. Ora vi spiego perché è così buono e perché dovreste leggerlo (se non l'avete già fatto). In realtà vi consiglierei sia di leggere il libro che di vedere il film (scegliete voi in quale ordine).
 



TRAMA:
Patrick "Pat" Solitano è stato ricoverato nel "postaccio" (un ospedale psichiatrico) per un "tempo indefinito" (quattro anni) per qualcosa che è successo con l'ex moglie Niki. La donna l'ha lasciato, ma lui, ancora innamorato, tiene un diario in cui trascrive tutte le sue azioni volte a migliorare il proprio carattere per cercare di diventare l'uomo che la donna vorrebbe accanto: perdere peso, fare palestra, leggere tutti i libri che Niki - un'insegnante - fa leggere ogni anno ai suoi alunni. Questo diario poi, una volta ricongiuntosi inevitabilmente con la moglie, lo farà leggere a lei, in modo che la donna capisca quanto lui la ami e quanto stiano bene insieme.
Pat è infatti convinto che lui e la moglie siano - in un certo senso - "destinati" a stare insieme. L'uomo vede la sua vita come un film diretto da Dio, che prevede il lieto fine (il ricongiungimento con Niki) dopo una serie di prove (il perdere peso, la lettura, ecc.). E se la prende con chiunque tenti di scoraggiarlo: nella vita bisogna credere in qualcosa ed "essere positivi" sempre.
L'unica che sembra volerlo aiutare è Tiffany, la cognata del suo migliore amico, che ha perso il marito mentre Pat era nel "postaccio". Il senso di colpa per la morte del marito le ha fatto combinare tutta una serie di cazzate e l'ha portata alla depressione e agli psicofarmaci. La donna si offre di mettersi in contatto con Niki, se Pat farà qualcosa per lei: partecipare a una gara di ballo. L'uomo accetta, riconoscente.
Riuscirà Pat a riconquistare Niki? Ci sarà l'"inevitabile" lieto fine di questo film diretto da Dio?

RECENSIONE:
Il libro è davvero ben scritto. Nonostante il romanzo si sviluppi in prima persona, sotto forma di diario, è presente un'introspezione dei personaggi approfondita e molto curata. E' chiaro che ogni personaggio è visto dal punto di vista di Pat, ma - nonostante ciò - l'approfondimento psicologico dei personaggi va molto oltre i suoi giudizi e le sue impressioni. Ogni personaggio non è vivo attraverso Pat, ma è una persona con dubbi, paure, gioie, idee...
Pat è un uomo con le idee chiare: l'unica cosa che vuole è recuperare un rapporto con sua moglie, farsi perdonare per tutte quelle che lui vede come mancanze: l'essere ingrassato, non aver letto i libri che lei amava, essersi concentrato solo sullo sport. Non riflette su quello che la moglie gli ha fatto, sul perché lui è finito in una clinica psichiatrica e deve prendere psicofarmaci e andare da uno psichiatra una volta alla settimana. L'unica cosa di cui gli importa è recuperare il suo matrimonio. E' più di uno scopo: è un'ossessione.
Lo sport la fa da padrone in questo libro: basti pensare alla palestra che la madre di Pat gli fa creare nel garage, e in cui Pat passa le sue giornate ad allenarsi; le lunghe corse che Pat fa ogni giorno, spesso con la compagnia silenziosa di Tiffany, che lo insegue; le partite di football americano che Pat, la sua famiglia e il suo psicanalista seguono (sono tifosi dei Philadelphia Eagles).
Ben studiata e molto ben realizzata è la figura del padre di Pat. E' un uomo taciturno, che sembra quasi odiare il figlio, con cui si rifiuta di parlare da quando è tornato dal "postaccio". Questa cosa mette in crisi il rapporto con la moglie, sempre sul punto di scoppiare in lacrime. Originale e molto commuovente l'evolversi del rapporto sia tra moglie e marito, sia tra padre e figlio.
Ma è Tiffany il personaggio più importante. Tiffany è una donna fragile, che nasconde questa sua fragilità dietro una maschera fatta di sfacciataggine. E' una donna sola che ha bisogno di affetto e di qualcuno che capisca la sua situazione. E' convinta che la morte del marito sia stata colpa sua e per questo motivo sta rovinando lentamente la sua vita. Si è fatta cacciare dal lavoro, si trucca troppo, esce solo con uomini che vogliono usarla, e non riesce a lasciarsi andare. L'unica cosa che la fa stare davvero bene è il ballo, disciplina in cui è davvero eccezionale.
E' sviluppato in maniera delicata lo sviluppo del rapporto che si instaura tra Pat e Tiffany. Una simpatia istintiva, forse, ma che diventa collaborazione, affetto, stima reciproca, anche se intaccata dallo stato mentale e dai problemi psichici che affliggono entrambi.
La storia è raccontata con uno stile fluido, che mescola sapientemente il flusso di coscienza con la narrazione delle vicende accadute.
Nel complesso il romanzo è commuovente, delicato e scritto davvero molto bene. Ne servirebbero di più di scrittori come Matthew Quick, capaci di raccontare storie forti con grazia, leggerezza, ma senza tralasciare la componente tragica, in una società in cui tutti ormai - anche i calciatori, i cantanti, le "casalinghe disperate", ecc. - si credono scrittori.
Per il momento è tutto.

 

Biancaneve