martedì 11 marzo 2014

IL GIARDINO DELLE PESCHE E DELLE ROSE

Ed eccomi con la recensione a Il giardino delle pesche e delle rose, terzo appassionante capitolo della saga di Chocolat.


TRAMA:
Vianne torna a Lansquenet. Perché? Perché Francis Reynaud - Monsieur Le Cure - ha bisogno di lei. Incredibile - direte voi. Perché Francis Reynaud è l'Uomo Nero, colui che l'ha ostacolata quando otto anni prima aveva aperto la cioccolateria a Lansquenet. Ma le cose in quel tranquillo paesino sono molto cambiate negli ultimi tempi, a causa dell'arrivo di una comunità islamica. 
Riusciranno Vianne e Reynaud, coalizzati, a riportare la tranquillità in paese o tutto è destinato a cambiare?

RECENSIONE:
Nonostante questo romanzo faccia parte della saga di Chocolat, Il giardino delle pesche e delle rose si configura più come un thriller che come un romanzo d'amore con risvolti quasi fantasy (la magia domestica di Vianne). Infatti i toni sono completamente diversi: il romanzo è cupo, mozzafiato, incalzante, diversamente dagli altri che procedono seguendo un ritmo più lento. 
Ma anche i personaggi sono diversi, sono cresciuti. Vianne, dopo Le scarpe rosse, ha smesso di avere paura ed è tornata a essere la donna sfrontata e allegra che ricordavamo. Anouk non è più una ragazzina ribelle, bensì un'adolescente innamorata. Reynaud, per quanto ancora austero, non è più così rigido e ha imparato a scendere a compromessi e ad apprezzare Vianne. Ma soprattutto è un uomo solo, sconfitto, indifeso. Dopo averlo tanto detestato in Chocolat, in questo romanzo non si può far altro che provare pena per lui. 
E poi ci sono i personaggi nuovi, come sempre ben delineati e affascinanti. 
Questa volta la storia è narrata da Vianne e Reynaud, i due protagonisti. Tace - purtroppo - Anouk, che aveva avuto una voce importante ne Le scarpe rosse
Pare che la saga si concluda con questo romanzo. Tuttavia, il finale è - come sempre - aperto. Dobbiamo attenderci un nuovo romanzo? Chissà. 
Nel frattempo, buona lettura. 
Per il momento è tutto. 

Biancaneve

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