giovedì 27 febbraio 2014

LE DIFFICOLTA' DI UNA SCRITTRICE IN UN...TACCHINO!

Salve lettori, per l'angolo emergenti voglio quest'oggi presentarvi Viola, vertigini e vaniglia, romanzo d'esordio di Monica Coppola. Il libro si è classificato tra i primi 100 nell'importante competizione "Il mio esordio" (III edizione, 2013), ed è stato poi autopubblicato dall'autrice su sito kataweb, interessante piattaforma. 
Il romanzo ha avuto una lunga genesi. L'autrice ci ha infatti lavorato per ben tre anni, ma l'idea è più antica: parte, infatti, da una raccolta di racconti scritti quand'era solo una ragazzina. E' poi riuscita a trasformare quest'idea in un romanzo vero e proprio grazie all'aiuto di Gessica Franco Carlevero, insegnate della scuola Holden, che le ha - in pratica - fatto da tutor o - meglio - da personal editor. 
Monica Coppola ha trentanove anni, una laurea in Lettere Moderne, un marito, due figlie, un criceto e un blog. Si occupa di marketing e comunicazione e, nel tempo libero, scrive. 
Cosa può emergere dalla lettura del suo libro? Scopriamolo insieme.


TRAMA:
Viola aspira a diventare una scrittrice ma la precarietà di questo mestiere la costringe a lavorare in un call center dove si vende pesce surgelato. Almeno fino a quando nella sua vita non torna Emma, il "vulcano rosso", la sua migliore amica, fumettista che lavora in America. E' lei a metterla in contatto con Tancredi, giovane e affascinante editor che profuma di borotalco, che la convince a licenziarsi per scrivere storie sul tacchino Poldino. 
A ostacolarla il terrore di non essere all'altezza, soprattutto di sua cugina, Matilde, celebre archistar, osannata da sua madre e dalle sue zie "floreali", con cui ha un rapporto difficile. 
Riuscirà Viola, con la sua allergia alla vaniglia e le sue vertigini, a spiccare il volo?

RECENSIONE:
Un romanzo sicuramente interessante. Frizzante e allegro, si legge facilmente, sempre col sorriso sulle labbra. La storia regge per tutto il tempo, anche se il finale - devo ammetterlo - è un po' deludente: troppo eclatante e poco verosimile, ricorda molto i finali di Sophie Kinsella. Io personalmente avrei preferito qualcosa di più sobrio e più in linea con il resto del romanzo. 
Per il resto, il romanzo non ha altri difetti. I personaggi sono gradevoli e ben sviluppati, ognuno con una propria storia e con un carattere ben definito. Tancredi, pur essendo "figo", non è il classico belloccio tutto muscoli, stalker e "ringhioso" come i protagonisti maschili degli ultimi romanzi in circolazione, così come Viola non è la solita "sfigata idiota" alla Bella Swan per intenderci. 
Anche lo stile è buono. Poco pretenzioso, semplice e lineare, senza troppi orpelli inutili. Scorrevole e molto ironico. 
Insomma Viola, vertigini e vaniglia è un buon romanzo d'esordio. L'autrice promette bene e spero di leggere presto un suo nuovo romanzo. Nel frattempo, voi leggete questo! 
Per il momento è tutto. 

Biancaneve

mercoledì 26 febbraio 2014

IL BLOG DELLE ANTEPRIME

Salve lettori, 
torno a occuparmi della casa editrice che questo blog ha "adottato". Quest'oggi voglio presentarvi il loro blog ufficiale: http://libroapertoedizioniblog.wordpress.com/about-2/ 
Oltre alla presentazione della casa editrice e dei suo autori, il blog si occupa di postare anteprime dei suoi romanzi e dei suoi manuali, in modo da farli conoscere e apprezzare. 
Fateci un salto, chissà che non troviate qualcosa che possa piacervi. 
Per il momento è tutto. 

Biancaneve

martedì 25 febbraio 2014

Intervista con Roberto Ricci

Rieccomi, lettori. Oggi voglio condividere con voi l'intervista con l'emergente Roberto Ricci, il "parrucchiere del brivido", com'è stato più volte definito. Di lui vi ho già parlato nell'angolo emergenti.



Biancaneve (B): Salve, grazie per aver accettato di essere intervistato in questo blog. Da parrucchiere a scrittore di thriller/horror. Come è successo?
Roberto Ricci (RR): Sono ancora un parrucchiere anche se dal 2012 denominato scherzosamente "parrucchiere del brivido". Il tutto è avvenuto per puro caso. La passione di scrivere storie thriller - horror, l'ho sempre avuta. Per festeggiare il ventennale della mia attività, ho deciso di autopubblicarmi un libro di racconti, da regalare a clienti, amici e parenti, per fare una cosa originale che fosse rimasta nel tempo....cosa meglio di un libro? Uno di questi racconti, " Il Cappotto", l'ho contemporaneamente mandato al concorso "Racconti nella rete", legato al Festival LuccAutori, vincendo a sorpresa l'edizione 2012, e divenendo a sua volta un cortometraggio di grande successo in rete. Da quì, è partito il tutto. L'eco mediatico è stato buono, anche se il libro è rimasto una mia autoproduzione. 
B: I suoi racconti sono davvero buoni. Tuttavia, si è autopubblicato. Come mai? E cosa pensa dell’autopubblicazione? 
RR: Nella risposta alla prima domanda, c'è la risposta anche a questa. Aggiungo che l'autoproduzione, è inutile dal punto di vista di cercare di farsi un nome o sperare di farsi notare da qualche casa editrice......se si hanno due soldi da spendere, la si può fare solo per soddisfazione personale e senza aspettarsi chissà che.
B: Da dove ha preso lo spunto per L’inquietante nottambulo, a mio parere il racconto migliore della raccolta?
RR: L'inquietante Nottambulo, è una storia che come tutte le altre, mi è venuta in mente di notte....a letto. Mi alzo di scatto, e qualsiasi ora sia, mi metto a scrivere. Anticipo che questo racconto, diventerà un fumetto a cui sta lavorando Elisabetta Gentilini Raffioni, una giovane e brava disegnatrice di Ancona.
B: Sta per uscire un nuovo libro. Anche questo è autopubblicato o si è rivolto a una casa editrice? Di cosa tratterà? Può svelarci qualcosa?
RR: Ad Aprile, uscirà il mio nuovo libro, stavolta con una casa editrice. Saranno ancora racconti: sei inediti, più i quattro di "Respiro Tagliente", che in questo modo potranno essere letti da un pubblico più vasto. Tra gli inediti, uno "Specchi Infranti", sarà molto lungo...un piccolo romanzo. Un regista di film horror, perseguitato da un misterioso assassino.....il cinema e la letteratura, si mescoleranno in un giallo da brivido. Un secondo racconto "Guanti Neri", diventerà un cortometraggio diretto da Federico Tadolini, giovane regista Toscano già noto nell'ambiente per "Orgia di Sangue", e "Il Collezionista", lavori apprezzatissimi in vari Festival del settore. Insieme, abbiamo intenzione di farvi prendere qualche bello spavento!!!!!!
B: Quali sono i suoi progetti per il futuro?
RR: Progetti futuri? L'uscita del libro...il nuovo cortometraggio...il fumetto in lavorazione...e tutta la promozione che seguirà i rispettivi lavori.....direi che per ora è abbastanza. Senza dimenticare il mio lavoro principale. Anche se da brivido, resto in primo luogo PARRUCCHIERE!!!!!!!!!

lunedì 24 febbraio 2014

IL RICETTARIO LIBROSO

Salve lettori,
oggi voglio presentarvi la mia rubrica su Caffè News, il Ricettario libroso. Ogni settimana troverete un articolo che affronterà temi riguardanti il mondo dei libri e dell'editoria. Non si tratta di consigli, bensì di "pillole di ironia". I pezzi verranno condivisi nella pagina apposita, che trovate qui su.
Spero che vi divertirete nel leggerli.
Per il momento è tutto.

Biancaneve

domenica 23 febbraio 2014

LA MALEDIZIONE DEI SEQUEL

Rieccomi. Anche quest'oggi voglio parlavi di Luca Bianchini, proponendovi il seguito di Io che amo solo te, breve romanzo intitolato La cena di Natale. Sarà all'altezza del precedente? Scopriamolo insieme. 


TRAMA
Sono passati alcuni mesi dal matrimonio di Chiara e Damiano e siamo arrivati alla vigilia di Natale. Don Mimì regala un anello con uno smeraldo a Matilde che, commossa, decide di organizzare una cena di Natale, invitando persino Ninella. 
Ma è davvero una così buona idea? E cosa succede, se l'anello improvvisamente sparisce? Qualcuno lo avrà rubato? 

RECENSIONE
Pur se indubbiamente carino, il romanzo presenta dei punti deboli nella trama, configurandosi per quello che effettivamente è: una storia nata sull'onda del successo di Io che amo solo te, scritta in poco tempo (tanto da essere uscita nello stesso anno, il 2013, ndr) e per questo probabilmente non maturata sufficientemente. 
L'intenzione - evidente - dell'autore è quella di sciogliere i nodi presenti nell'altro romanzo, dandogli una conclusione. E in un certo senso ci riesce, anche se La cena di Natale assomiglia più a un nostalgico guazzabuglio, che a un vero e proprio romanzo. 
Lo stile e i personaggi sono immutati. E, se è un bene per quanto riguarda lo stile, non lo è per l'altro aspetto. E' vero che sono passati solo pochi mesi, ma sarebbe stato bello vedere che qualcuno di essi - anche se non tutti - fosse cresciuto e maturato. Invece sono sempre tutti uguali, hanno ancora le stesse beghe e gli stessi problemi. 
La cosa che funziona meno è però la trama stessa. Abbastanza inconsistente, ruota tutta attorno all'anello e alla sua scomparsa, finendo nel modo più banale. Sa di già visto e - almeno io - avrei preferito più azione e un finale diverso, un colpevole diverso. 
Insomma questo romanzo non è all'altezza del precedente. Che la maledizione dei sequel abbia colpito ancora? Lascio a voi lettori il compito di rispondere a questa domanda. 
Per il momento è tutto. 

Biancaneve

giovedì 20 febbraio 2014

IL NUOVO MAESTRO DEL BRIVIDO: ROBERTO RICCI

Salve lettori, oggi voglio presentarvi Roberto Ricci e il suo libro Respiro tagliente, una raccolta di racconti thriller/horror molto interessante. Innanzitutto spendo due parole su questo autore esordiente. Classe 1963, risiede ad Ancora, dove svolge la professione di parrucchiere. E' da sempre un grande appassionato di cinema thriller-horror (specie quello italiano degli anni 70 - 80). Ha realizzato questo suo primo libro, autopubblicandolo con Nonsolostampa, per festeggiare i vent'anni della sua attività. E' composto da quattro racconti, uno dei quali, Il cappotto, ha vinto il concorso per corti 2012 ed è stato quindi realizzato un cortometraggio diretto da Giuseppe Ferlito. Ad aprile uscirà il suo primo romanzo.


TRAMA:
Come vi ho già accennato, il libro è composto da quattro racconti. Ora vi inserisco una breve sinossi di ognuno. Il primo racconto si intitola L'accendino insanguinato e racconta di una serie di omicidi il cui unico collegamento sembra essere la maschera di un teschio, ritrovata vicino alle vittime. 
Il cappotto, invece, narra di uno scambio al guardaroba di un ristorante. Un uomo per sbaglio indossa il cappotto del serial killer che sta terrorizzando la città... 
L'inquietante nottambulo vede una ragazza convinta che l'inquilino del piano di sotto sia il maniaco assassino che ha ucciso tre donne mutilandole. Una notte decide di seguirlo e... 
Il leader racconta le avventure di un gruppo di partecipanti a un corso di leadership. Il gruppo si riunisce in una villa isolata della montagna Umbra, per una full immersion del suddetto corso. La villa si troverà completamente isolata: il telefono è muto, le auto sono state messe fuori uso. E inizia una catena di delitti, il cui autore si firmerà come il leader. Un racconto alla Dieci piccoli indiani di Agatha Christie.

RECENSIONE:
Quattro racconti, quattro storie che vi terranno col fiato sospeso, raccontate con grande sapienza e intelligenza dall'autore. Niente fronzoli inutili, solo sano panico, perché raccontate con semplicità e in maniera cruenta. I dettagli sono ben definiti, così come i personaggi, tutti molto complessi, nonostante la brevità dei racconti. 
Si leggono d'un fiato, con terrore, e colpiscono per il realismo e l'efficacia con cui sono narrate. L'unica pecca è l'uso di alcuni aggettivi invece di altri più consoni, ma nulla che un buon editing non possa curare. Per il resto i racconti sono veramente buoni, e devo ammettere di essere rimasta piacevolmente sorpresa e affascinata dalla penna di Roberto Ricci. 
In definitiva lo raccomando caldamente a tutti gli appassionati del genere e anche a chi vuole sfidare la paura, perché questi racconti ne mettono davvero! 
Quindi vi auguro buona lettura. 
Per il momento è tutto. 
Biancaneve.

martedì 18 febbraio 2014

STORIA DI NOI DUE

Salve lettori, oggi voglio parlarvi di me. Ad aprile del 2013 ho pubblicato con la "Libro Aperto International Publishing" un racconto nell'antologia in formato ebook Senti_menti. La raccolta è composta da sei racconti, tutti affrontanti tematiche amorose, diverse le une dalle altre. Intrighi, tradimenti, storie lesbo, trans... E tanto altro ancora! Le storie sono state scelte accuratamente dallo staff della Libro Aperto, tramite una selezione. I vincitori sono stati sei e ognuno ha potuto veder pubblicato il proprio contributo. 


I miei colleghi sono tutti bravi e sono onorata che il mio nome sia associato al loro. Tuttavia oggi voglio parlarvi del mio racconto Storia di noi due
E' la storia d'amore tra Federica ed Emma, due giovani che vivono a Milano. Federica, fioraia, è una donna bellissima dura, all'apparenza forte, indipendente e poco incline ai legami. E' una bambina testarda che non è mai cresciuta, abituata, grazie anche al suo aspetto fisico, a ottenere tutto ciò che vuole. Emma, avvocato, d'altro canto è posata, dolce e tenace. 
Le due donne stanno insieme da cinque anni quando Federica, alla soglia dei trentacinque anni, decide di avere un bambino. In Italia non è possibile l'adozione e neanche l'inseminazione artificiale e le due non hanno abbastanza soldi per andare in Spagna dove è legale. E così, nonostante il parere contrario di Emma, Federica decide di avere un bambino con Andrea, suo amico d'infanzia e primo amante, da sempre innamorato di lei. 
Dopo essere stata con lui, Federica se ne pente. Ma il test di gravidanza è positivo e le tocca affrontare Emma che, imbestialita, la lascia. 
Riuscirà Federica a farsi perdonare o creerà una famiglia con Andrea? 
La raccolta è disponibile nei principali store online (tra cui Amazon) e sul sito della Libro Aperto
Vi auguro buona lettura! E attendo i vostri commenti. 
Per il momento è tutto. 

Biancaneve

domenica 16 febbraio 2014

IO CHE AMO SOLO TE

E rieccomi con la critica settimanale. Quest'oggi ho deciso di recensire per voi "Io che amo solo te", dell'ormai affermato scrittore Luca Bianchini. Incuriosita dai commenti positivi che sempre più frequentemente mi sono ritrovata a leggere sulle opere di questo autore, ho deciso di capire quanto di vero ci fosse in queste voci, iniziando dal penultimo romanzo pubblicato. E devo ammettere di essere rimasta piacevolmente impressionata. 


TRAMA

Chiara e Damiano si stanno per sposare. Quello che non sanno è che la madre di Chiara, Ninella, e il padre di Damiano, don Mimì sono da sempre innamorati l'uno dell'altra, ma non si sono potuti sposare a tempo debito, a causa di uno scandalo che ha coinvolto la famiglia di lei: Franco, il fratello di Ninella, era stato arrestato per contrabbando. E così colgono quest'occasione per stare ancora una volta l'uno accanto all'altra... 
Ma il paese, Polignano a Mare, arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia, ha gli occhi puntati su di loro, aspettando un passo falso. E la più guardinga è Matilde, la moglie di don Mimì, che in paese chiamano la "First lady". Ma la donna deve anche fare i conti con l'altro figlio, Osvaldo che, come tutti sospettano, è gay. 
Riusciranno i due innamorati a dichiararsi ancora o alla fine della festa tutto rimarrà come prima? 


RECENSIONE
Un romanzo appassionato e appassionante, che scorre con una facilità quasi idilliaca. La storia è perfettamente incastrata e procede a ritmi serrati senza sgarri né pause. Il tutto si svolge nell'arco di tre giorni: venerdì, vigilia del matrimonio, giorno di speranze e attese, ma anche di passi falsi; sabato, giorno del matrimonio, durante il quale tutti recitano e allo stesso tempo tutti mostrano la loro vera faccia; e infine domenica, giorno della resa dei conti e dei bilanci. 
Lo stile è semplice e lineare, a tratti aggressivo e pungente, a tratti invece più melodioso e raffinato. Si fa leggere e accompagna il lettore durante tutto il romanzo, senza mai lasciarlo solo. 
Accattivanti i personaggi, pieni di dilemmi e sfumature. Nessuno è come sembra, ma nessuno è davvero malvagio. Vengono sfumate le debolezze, mettendole prepotentemente in risalto, ma anche cercando di nasconderle agli occhi del mondo. Personaggi molto umani, insomma. 
Unica pecca: l'ambientazione pugliese. Ora vi spiego quello che intendo. L'autore non è pugliese e questa cose emerge prepotentemente. Nonostante egli cerchi di riprodurre fedelmente espressioni e modi di dire, si ritrova a esagerare: inserisce troppe cose tutte insieme, facendole suonare come forzature. 
Tuttavia, nel complesso il romanzo è piacevole e decisamente buono. Vi consiglio caldamente di leggerlo. 
Per il momento è tutto. 

Biancaneve

sabato 15 febbraio 2014

ANCHE I LIBRI HANNO IL FLASH MOB

Salve lettori, ecco quello che fa per voi: il flash mob dei libri. In cosa consiste? Partecipare è facile e veloce. Basta recarsi in libreria il 1° marzo e comprare un libro. 
Troppo banale dite? Eppure efficace. In una Italia culturalmente povera e in cui si legge poco, potrebbe lanciare un messaggio utile. Immaginate le facce dei librai nel vendere entrare tanta gente in libreria. Dove comprate il libro non importa: grande catena o piccola libreria cittadina, l'importante è partecipare. E non dovete necessariamente spendere molto, va bene anche un libro in edizione economica. 
Un'iniziativa quindi ammirevole. E' stata proposta da Caffeina - eccitante culturale. Aderite tutti, mi raccomando. 
Io lo farò. 
Per il momento è tutto. 

Biancaneve

venerdì 14 febbraio 2014

LIBRO APERTO INTERNATIONAL PUBLISHING

Salve lettori,
volevo segnalarvi che la casa editrice con cui collaboro, la Libro Aperto Edizioni è diventata internazionale! Competitiva ed energica, si sta affacciando sul mercato internazionale. Il primo passo? Un logo e un nome nuovo: Libro Aperto International Publishing.



Insomma, facciamo un in bocca al lupo a questa casa editrice, diretta dalla Dottoressa Antonella Senese, e continuiamo a sostenerla e farla conoscere il più possibile.
Per il momento è tutto.

Biancaneve

giovedì 13 febbraio 2014

CONVIVENZA LEGGERA... MATRIMONIO D'AFFARI

Per l'Angolo degli Emergenti, novità di quest'anno, vi farò conoscere Convivenza leggera... matrimonio d'affari della pugliese Vanessa Vescera. Innanzitutto, voglio dirvi due parole sull'autrice. Classe 1986, studia ballo fin da piccola, raggiungendo il podio nelle danze caraibiche. Ama leggere e scrivere e ha pubblicato diversi romanzi a quattro mani con Fabiana Andreozzi (D&S Non voglio perderti; Amore nel sangue; Attimi indimenticabili; Vuoi sposarmi? No, grazie!). Attualmente scrive e insegna Zumba Fitness.


TRAMA
Alycia è una donna moderna, che vive correndo, dividendosi tra lavoro, casa e due relazioni. Non credendo nell'amore, Alycia vuole infatti sia un uomo, che individua nel suo capo Ugo, con cui costruire una famiglia e stringere quindi un matrimonio d'affari, sia una relazione passionale ma non troppo impegnativa con un altro uomo, Raffaele, con cui avere una convivenza leggera. 
Ma le cose non vanno come previsto: infatti, Raffaele comincia a fare pressioni ad Alycia perché vuole dei figli, mentre Ugo si rivela noioso e iettatore. 
A complicare il quadro interviene un terzo uomo, Ryan, brillante e ricco medico. 
Riuscirà Alycia a districarsi in questa situazione ai limiti del verosimile? 

RECENSIONE:
Il romanzo vorrebbe proporsi come una storia allegra e frizzante, che diverte con ironia e leggerezza. Tuttavia, non ci riesce. Il risultato? Una storia banale, in molti punti noiosa. 
Ma analizziamo il tutto dall'inizio, partendo dai personaggi, fin troppo stereotipati. Ugo è troppo "noioso e prevedibile", Raffaele troppo inaffidabile, Alycia troppo confusa e Ryan troppo perfetto. Un mix di personaggi che stentano a farsi amare e ricordare. 
Anche la trama non è delle più originali. Ci sono addirittura dei punti - come la scena della cena, nello stesso ristorante, di Alycia contemporaneamente con Raffaele e con Ugo - palesemente copiati. Infatti questa scena ricalca - quasi fedelmente - la cena del film Mrs Doubtfire, dove Robin Williams è a cena sia col suo produttore che con la famiglia. 
Per poi non parlare di Parigi. Perché una storia d'amore per essere credibile deve terminare per forza in questa città? E' una forzatura. 
E poi i nomi stranieri per i due protagonisti? La storia è ambientata in Italia e - diciamocelo francamente - vogliamo dei nomi italiani. Non diventano più fighi i personaggi se date loro dei normi inglesi o americani. A meno che, naturalmente, non abbiate ambientato il vostro romanzo a Londra o in America. 
Insomma un romanzo che fa sbadigliare, per nulla all'altezza delle aspettative. 
Per il momento è tutto. 

Biancaneve

lunedì 3 febbraio 2014

ROWLING SHOCK: "DIVORZIO" DA RON E HERMIONE

Creare una delle coppie della letteratura più amate al mondo, per poi "divorziare" dalla stessa. E' ciò che ha fatto J.K. Rowling nell'intervista rilasciata nientemeno che a Emma Watson (Hermione nei film, ndr), guest editor per Wonderland Magazine. Queste le sue parole: 
Ho scritto del rapporto Hermione/Ron come forma di appagamento personale. E' così che era stato concepito all'inizio. La decisione di far finire Hermione con Ron ha avuto poco a che fare con la letteratura e molto più con una mia fissazione di attenermi ai piani originali. Lo so, mi dispiace. Sento già la furia e la rabbia che le mie parole potrebbero causare ai fa, ma sono assolutamente onesta. Il tempo mi ha dato l'opportunità di giudicare con obiettività. E' stata una scelta motivata da ragioni personali, ragioni poco credibili. Spezzerò i cuori dicendo questa cosa? Spero di no. 
 La Row ha concluso dicendo che Ron e Hermione non sarebbero stati felici, ma avrebbero avuto bisogno, in futuro, di una terapia di coppia. 
Ed è successo quello che lei temeva. Orde di fan - tra cui mi inserisco anch'io - scontenti e arrabbiati. Capisco che Ron e Hermione possono sembrare molto diversi. Hermione è più intelligente di Ron e di solito alle ragazze ciò non piace. Ma è davvero così? Hermione non è più intelligente, solo più studiosa e ligia alle regole, e Ron non è stupido, ma pigro. Sì, sono diversi, eppure ognuno tira fuori il meglio dall'altra: è Ron a rendere Hermione meno rigida, così come Hermione rende Ron più adulto. Insomma, si completano. 
E allora come mai la Row non è più convinta della sua scelta? Perché se potesse tornare indietro farebbe sposare Hermione con Harry? Vi rendete conto di quello che implicherebbe? 
Ron sarebbe davvero l'eterno secondo e tutto quello che gli ha urlato contro il Riddle - medaglione sarebbe vero. E' questo che vogliamo? E Ginny? Sembra essersene dimenticata, come sembra essersi scordata di aver più volte ribadito che ha costruito il personaggio di Ginny, di averlo fatto maturare proprio perché fosse adatto a Harry. Ginny è forte. E qualcuno di voi dubita che sarebbe andata con gli altri alla ricerca degli horcroux se glielo avessero permesso? 
C'è chi pensa che sia una trovata pubblicitaria. Del resto zia Row non è estranea a queste "trollate": basti pensare al discusso caso de "Il richiamo del cuculo", romanzo pubblicato con uno pseudonimo, all'insaputa di tutti. 
Cosa dobbiamo aspettarci quindi? Un nuovo romanzo di HP? L'enciclopedia da tempo promessa? 
O si tratta solo dei dubbi postumi sull'opera a cui ha dedicato metà della sua vita? La paura di non aver fatto tutto per bene, di aver trascurato qualcosa, di non aver fatto abbastanza. 
Se si tratta di questo, lasciati rassicurare: sei l'infanzia e l'adolescenza di un'intera generazione. Non ti basta? 
Per il momento è tutto. 

Biancaneve

domenica 2 febbraio 2014

LA VENDETTA SI SERVE FREDDA...MA SE SI FOSSE CONGELATA?

Nuovo anno, nuova critica. Oggi voglio occuparmi del sequel di un romanzo da cui è stato tratto un film che ha letteralmente sbancato il botteghino. Mi riferisco a "Il Diavolo veste Prada", di cui solo pochi mesi fa è uscito il nuovo romanzo, intitolato "La vendetta veste Prada. Il ritorno del Diavolo". Incuriosita, l'ho letto di recente. E ora vi posto il mio parere.



TRAMA:
Sono passati dieci anni da quando Andrea "Andy" Sachs ha mollato Miranda Priestly durante una festa a Parigi. Oggi, Andrea è una donna di successo. Dirige con l'ex rivale Emily - ora sua migliore amica - la rivista "The Plunge", dedicata ai matrimoni glamour. E grazie a questa rivista ha anche conosciuto il suo fidanzato, Max Harrison, rampollo di una delle famiglie più in vista di New York, e suo principale finanziatore, che sta per sposare.
Ma, dopo il matrimonio, tutto precipita. Andy scopre di non piacere a sua suocera e, cosa ancora più sconcertante, si fa viva Miranda Priestly, intenzionata a comprare la loro rivista. Andy è più che contraria, dato che nel contratto c'è una clausola che la obbligherebbe a restare per un anno al servizio della donna, mentre Emily e Max la pressano affinché firmi.
A complicare la situazione ci pensano una gravidanza inattesa e il ritorno inaspettato in città del suo primo amore, Alex.
Riuscirà Andy ad affrontare tutto questo?


RECENSIONE:
Quando leggo questi libri mi chiedo: perché scrivere un sequel, se non si ha in mente una buona storia? Per i soldi? Per cavalcare l'onda del successo (tra l'altro in questo caso dovuto quasi esclusivamente al film del 2006)?
La vendetta veste Prada. Il ritorno del Diavolo è un romanzo scadente. Per quanto interessante l'idea di riprendere le fila delle vite dei personaggi principali del primo romanzo, la storia non è ben strutturata. Si presenta, piuttosto, come un'accozzaglia di avvenimenti e di colpi di scena neanche troppo ben congeniati.
Ho sbadigliato per quasi tutto il romanzo. Lo stile è debole, i personaggi piatti (non sono cambiati per niente in dieci anni), la trama quasi inconsistente. Sembra più un romanzo scritto per accontentare i fan (del film) che non un'occasione di crescita per l'autrice.
Deludente anche il personaggio di Miranda, ancora una volta ritratta in modo monodimensionale. Se speravamo che le critiche ricevute a tal proposito potessero convergere verso un'evoluzione del personaggio, ci siamo sbagliati. Miranda Priestly è il Diavolo, né più né meno. Nessuna traccia di umanità nei suoi modi, tranne quando scopre che Andy aspetta un figlio (ma siamo sicuri che non sia una manovra per convincerla a firmare il contratto per vendere la rivista)?
E reintrodurre Alex? Patetico! Soprattutto se si considerano gli ultimi avvenimenti del primo romanzo (e non del film).
Insomma, leggere La vendetta veste Prada è stato uno spreco di tempo.
Tuttavia, forse già quest'anno gireranno il film, che potrebbe uscire o alla fine di questo stesso anno o nel 2015. Anne Hathaway ha già dichiarato che sarebbe felicissima di rivestire i panni di Andy, il personaggio che l'ha consacrata tra le stelle di Hollywood. Nessuna conferma, invece, è giunta da Meryl Streep, anche se - io credo - tutti ci auguriamo che voglia essere di nuovo Miranda.
In questo modo, magari il film potrebbe essere un altro successo, specie se si baseranno su alcuni spunti comunque interessanti del romanzo, per poi trasformarlo completamente in un'altra storia, come è successo per il Diavolo veste Prada.
Per il momento è tutto.

Biancaneve