Rieccomi. Anche quest'oggi voglio parlavi di Luca Bianchini, proponendovi il seguito di Io che amo solo te, breve romanzo intitolato La cena di Natale. Sarà all'altezza del precedente? Scopriamolo insieme.
TRAMA:
Sono passati alcuni mesi dal matrimonio di Chiara e Damiano e siamo arrivati alla vigilia di Natale. Don Mimì regala un anello con uno smeraldo a Matilde che, commossa, decide di organizzare una cena di Natale, invitando persino Ninella.
Ma è davvero una così buona idea? E cosa succede, se l'anello improvvisamente sparisce? Qualcuno lo avrà rubato?
RECENSIONE:
Pur se indubbiamente carino, il romanzo presenta dei punti deboli nella trama, configurandosi per quello che effettivamente è: una storia nata sull'onda del successo di Io che amo solo te, scritta in poco tempo (tanto da essere uscita nello stesso anno, il 2013, ndr) e per questo probabilmente non maturata sufficientemente.
L'intenzione - evidente - dell'autore è quella di sciogliere i nodi presenti nell'altro romanzo, dandogli una conclusione. E in un certo senso ci riesce, anche se La cena di Natale assomiglia più a un nostalgico guazzabuglio, che a un vero e proprio romanzo.
Lo stile e i personaggi sono immutati. E, se è un bene per quanto riguarda lo stile, non lo è per l'altro aspetto. E' vero che sono passati solo pochi mesi, ma sarebbe stato bello vedere che qualcuno di essi - anche se non tutti - fosse cresciuto e maturato. Invece sono sempre tutti uguali, hanno ancora le stesse beghe e gli stessi problemi.
La cosa che funziona meno è però la trama stessa. Abbastanza inconsistente, ruota tutta attorno all'anello e alla sua scomparsa, finendo nel modo più banale. Sa di già visto e - almeno io - avrei preferito più azione e un finale diverso, un colpevole diverso.
Insomma questo romanzo non è all'altezza del precedente. Che la maledizione dei sequel abbia colpito ancora? Lascio a voi lettori il compito di rispondere a questa domanda.
Per il momento è tutto.
Biancaneve
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