domenica 17 novembre 2013

VOLTATI E SORRIDI

Salve lettori, oggi voglio farvi conoscere un nuovo scrittore che mi ha letteralmente stregata, arrivando nel giro di due settimane a essere considerato dalla modesta opinione della sottoscritta uno dei migliori autori contemporanei esistenti. Si tratta di uno scrittore americano semisconosciuto in Italia, Jonathan Tropper. Classe 1970, insegna Scrittura al Manhattanville College. Ha esordito con Tutto può cambiare, storia romantica di una famiglia media, e della famiglia - in modo particolare di rapporti problematici tra padre/figlio, padre/figlia - parlano tutti i suoi quattro romanzi finora editi in Italia. Di Tutto può cambiare vi parlerò in uno dei miei prossimi post. Oggi, invece, vorrei spendere due parole sull'ultimo romanzo, Voltati e sorridi, il romanzo che me l'ha fatto conoscere.


TRAMA:
Drew Silver è un fallito. A quarantaquattro anni non si aspettava certo di vivere in un residence per uomini divorziati, di aver distrutto ogni rapporto con la figlia diciottenne Casey, di guadagnarsi da vivere vendendo il proprio sperma alla banca del seme e suonando la batteria a matrimoni e feste varie e di ritrovarsi grasso e triste.
Ma la sua vita non è sempre stata un autentico disastro. Una manciata di anni prima era felicemente sposato con Denise e aveva inciso un disco con la sua band che l'aveva reso famoso. Ma quando il cantante del gruppo li ha mollati per tentare - con successo - la carriera solistica, la band si è sciolta, il suo matrimonio è fallito a causa dei suoi molteplici tradimenti, e il suo declino è cominciato. E' ingrassato e si è chiuso in un guscio da cui non vuole uscire. E' come sospeso in un limbo, ad aspettare che quel momento passi.
Ma un giorno tutto cambia. La figlia Casey corre da lui a rivelargli che è incita e a chiedere il suo aiuto e, poco dopo, lui ha un aneurisma celebrale lieve. Sopravvive, ma il medico, promesso sposo di Denise, la sua ex moglie, lo avvisa: se non si farà operare, potrà morire da un momento all'altro. Silver decide di non farsi operare.
Inizia così un periodo frenetico della sua vita: la sua apatia è scomparsa, comincia a recuperare un rapporto con la sua famiglia e in particolare con Casey e Denise. E così, quella che sembrava una condanna a morte si trasforma in una promessa di vita, una vita che non è più in attesa, ma vissuta.

RECENSIONE:
E' un romanzo straordinario. Commuovente, tenero, realistico. E' un romanzo che parla di vita vera, con tutte le complicazioni del caso. Silver è un antieroe dei giorni nostri e tale rimane anche dopo aver scoperto che sta per morire. Il suo cambiamento è lento, ma Silver non smette di combinare casini. Anzi, inizia a combinarli proprio in quel momento. Non c'è alcun miracolo, nessuna redenzione. Silver ricomincia semplicemente a vivere, senza rimanere in attesa, sperando che le cose cambino per magia, ma agendo per cambiarle, anche commettendo errori.
I personaggi sono molto profondi. Oltre al protagonista, sviscerato in ogni dettaglio, c'è tutta una gamma di personaggi mai stereotipati, anche se all'inizio qualcuno può sembrarlo. Casey non è una ragazza che per vendetta contro il padre va a letto con chiunque, come ci si aspetterebbe. E' una brava ragazza e, sorprendentemente, era la sua prima volta. Jack, il migliore amico e vicino di Silver, non sembra altri che un pervertito, uno che si diverte a guardare le studentesse e ad andarci a letto quando può. Ma quella che sembra superficialità reca il marchio indelebile della sofferenza per il matrimonio fallito e per l'amore che ancora lo lega alla moglie e al figlioletto che l'hanno bandito dalle loro vite. E così via... Ogni personaggio reca in sé molto più di quello che emerge, quello che mostrano agli altri. E' come se tutti indossassero una maschera, che va lentamente in pezzi - in alcuni casi solo per pochi secondi - quando Silver, a causa della malattia, comincia a straparlare: l'uomo non riesce ad
arginare i suoi pensieri che vengono messi a nudo di fronte a tutti perché, senza rendersene conto, li esprime ad alta voce.
Lo stile poi è semplicemente sublime. Uno stile a volte secco, deciso, al limite della volgarità ma senza esserlo mai realmente, in altre delicato e fragile. Uno stile che mette a nudo i comportamenti umani con tutte le loro fragilità, mai banale, e che sorprendentemente non usa mai - e sottolineo il mai - frasi da cioccolatino. Le riflessioni sono serie e ci offrono qualcosa a cui pensare, come ogni storia che scrive.
Ma il vero protagonista di questo e dei suoi altri romanzi è la speranza. La speranza di poter cambiare le cose, che la propria vita possa cambiare in meglio, ma non si tratta necessariamente di cambiamenti epocali: sono cambiamenti come il recupero di un rapporto con un figlio, con una famiglia, il recupero della propria identità, di se stessi.
In definitiva, Jonathan Tropper è un vero maestro e i suoi romanzi valgono la pena di essere letti, sognati, desiderati...
Quindi mi permetto di darvi un piccolo consiglio: leggetelo, perché non potreste pentirvene.
Vi auguro, dunque, una buona lettura!
Per il momento è tutto.
 
Biancaneve

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