domenica 10 novembre 2013

LA REGINA DETRONIZZATA

Un libro vende per la fama del suo autore o per il modo in cui è scritto? Verrebbe da pensare che la risposta esatta sia, purtroppo, la prima. Un libro vende spesso in base a quanto famoso sia l'autore. Ed è proprio il caso de The Cuckoo's Calling (la traduzione italiana del titolo del romanzo Il richiamo del cuculo non rende giustizia all'arguzia di chi l'ha inventato: Cuckoo non è il cuculo, che in effetti non c'entra niente con la storia, ma il soprannome della vittima) che la "mamma" di tutti i Potteriani, Joanne Rowling, ha pubblicato con lo pseudonimo di Robert Galbraith.
Il romanzo infatti è stato un flop all'inizio. Pur avendo ricevuto fin da subito diverse critiche positive (editor e scrittori  avevano già da tempo affermato che non poteva trattarsi del lavoro di un esordiente), le copie vendute erano state poche. Dopo l'annuncio che a scriverlo era stata zia Row il romanzo ha avuto un boom di vendite ed è stato tradotto in tutte le lingue.
Ma questo romanzo merita davvero il successo che ha ottenuto?
Scopriamolo insieme.


TRAMA:
A Londra non c'è nessuno che non abbia sentito parlare del suicidio di Lula Landry, modella di colore nota ai tabloid per i suoi eccessi, i suoi capricci e la sua quasi sovrannaturale bellezza.
Un caso semplice, archiviato nel giro di un paio di giorni, anche se la stampa ha continuato a parlarne per mesi. Tuttavia, non tutti sono sicuri che si sia trattato di un suicidio e tra questi c'è suo fratello, che si rivolge a Cormoran Strike, investigatore privato sull'orlo della bancarotta, per supplicarlo di aiutarlo a scoprire la verità.
Cormoran, ex soldato che ha perso mezza gamba in servizio, dopo qualche esitazione accetta l'incarico e si immerge, con l'aiuto della segretaria interinale Robin, nel mondo sfavillante di Lula, scoprendo che dietro il suicidio della modella si cela, in realtà, l'omicidio perfetto.
Quasi perfetto.

RECENSIONE:
Lo devo ammettere: questo romanzo mi ha delusa. Mi aspettavo molto di più da questo libro, vista l'enorme pubblicità, le critiche positive, e un'autrice del calibro di J.K. Rowling. The Cuckoo's Calling è un buon giallo - neanche troppo originale a dire il vero - ma non è eccezionale. Buono, ma non ai livelli della Rowling. Buono, ma non abbastanza.
La trama è piuttosto banale e si può scoprire l'assassino abbastanza in fretta. Cresciuta con Agatha Christie - dove non si riesce quasi mai a scoprire l'identità dell'assassino, perché gli indizi che dissemina con tanta cura pur essendo sufficienti sono troppo velati - sono abituata a giudicare i gialli in base alla mia capacità di scoprire o meno il colpevole o in quanto tempo ci riesco: un giallo veramente riuscito non dovrebbe permettere che il lettore comprenda il gioco dello scrittore. In questo libro alla Rowling questa capacità manca: è forse perché è il suo primo giallo? Probabile. Potrebbe non avere ancora una completa padronanza del genere a cui vorrebbe dedicarsi (ha già confermato che pubblicherà altri romanzi con Cormoran Strike come protagonista). In questo caso le auguro di riuscire a stupirmi la prossima volta.
Lo stile è quello feroce ma allo stesso tempo delicato che si può riscontrare anche in The Casual Vacancy, privo però di quell'ingrediente in più che tiene il lettore incollato alle pagine, incapace di abbandonare la lettura fino a quando non arriva alla fine. Ho letto il romanzo, ma non l'ho divorato. Lo stile è quasi perfetto - potrei dire - ma non cattura il lettore. Il romanzo procede a rilento, quasi appesantendosi, a parte forse le ultime centocinquanta pagine, un po' più scorrevoli.
L'approfondimento dei personaggi è l'unico elemento veramente degno di nota. E' qui che si riconosce finalmente la Rowling. I personaggi sono unici, autentici, realistici in modo quasi impressionante, ognuno con la sua storia, una storia che non si limita esclusivamente al caso (come nella maggior parte dei gialli), ma che comprende tutta la vita fino ad allora vissuta. E questo vale per tutti i personaggi, compresi quelli minori.
Non si può non rimanere folgorati da Cormoran Strike, la figura che domina la narrazione, anche fisicamente data la sua mole. Il suo carattere, la sua storia personale, il suo aspetto fisico. E' questo che attrae il lettore in realtà e lo spinge a cantare le lodi di questo romanzo mediocre rispetto agli standard a cui questa autrice ci aveva abituati.
Con questo romanzo, palesemente un autogoal, la Regina della letteratura inglese contemporanea è stata detronizzata. Momentaneamente? Lo spero. Per certo potrò dirvelo solo quando uscirà il suo prossimo romanzo.
Per il momento è tutto.
 
Biancaneve

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