martedì 22 maggio 2012

L'assassino dagli occhi blu

E rieccomi con Il bambino dagli occhi blu di Joanne Harris. Per chi non lo sapesse Joanne Harris è l'autrice di Chocolat, di cui ho intenzione di postare la mia critica, appena possibile. Ma ora occupiamoci di questo romanzo, pubblicato nel 2011.

TRAMA:
Blueeyedboy è l'username usato da un blogger che, nella sua pagina, scrive finction su un assassino che identifica con se stesso. Blu è un assassino fin dal grembo materno, quando, inconsapevolmente ha ucciso il suo gemello e ha continuato a uccidere fino ai quarantatré anni, età che afferma di avere. Non si tratta di un serial killer, ma di un omicida efferato, intelligente, che crede nell'omicidio perfetto. Ma chi è davvero quest'uomo dai freddi occhi grigio - azzurri? Quello che scrive della sua infanzia e del presente è realmente accaduto? Sono le farneticazioni di un pazzo? Oppure si tratta solo di un uomo annoiato che si diverte a scrivere sul suo blog fiction a tinte forti? Un romanzo, questo, dove tutto e niente è come sembra.

RECENSIONE:
Delirante. E' il primo aggettivo che mi viene in mente quando penso a questo libro. Un delirio assoluto, in cui si mescolano magistralmente odori e parole, in una sinestesia perfetta. Gli odori, nei libri della Harris, del resto, sono praticamente la sua firma. Odori che conquistano, che vincono, che inebriano, che sembrano quasi reali. Odori invitanti, che fanno venire l'acquolina in bocca e, al tempo stesso, pericolosi.
Un thriller, Il bambino dagli occhi blu, diverso dal solito. I thriller, infatti, normalmente sono composti da una trama ben definita, con omicidi, con innocenti, con colpevoli. Ma questo romanzo, che si struttura sotto forma di un blog come questo, in cui il protagonista si sente libero di esprimere le sue emozioni, le sue sensazioni, la sua storia perché nessuno lo conosce davvero e nessuno può essere davvero sicuro che quello che pubblica sia reale o meno, è molto più di questo. Si configura, infatti, come un thriller psicologico sì, ma allo stesso tempo a chi legge sembra di trovarsi in un labirinto letterario, la cui via d'uscita è ben visibile ma, ogni volta che si è a un passo dall'arrivarci, una siepe di parole sbarrerà la strada, facendolo deviare.
E' molto acuto il modo in cui la Harris racconta il mondo dei blog con i post pubblicati, sempre più lunghi e arzigogolati, con i commenti dei followers, che Blueeyedboy definisce una vera droga. Nei post privati, inoltre, egli fa commenti sui suoi lettori, schernendoli perché credono di conoscerlo attraverso quello che scrive, che loro prendono per verità assoluta, ma in realtà estranei che egli si diverte a prendere in giro.
Cosa c'è di vero allora? Non si riesce ad afferrare davvero, lasciando il lettore perennemente in bilico, affascinato, ma anche vagamente nauseato da questo romanzo a tinte forti, capolavoro di una scrittrice poliedrica, capace di passare con grande disinvoltura da una delicata storia d'amore a un fantasy a un thriller, senza peraltro perdere il suo stile elegante, che riesce ad adattare con enorme bravura alle varie esigenze.
Un libro da leggere certamente, ma è meglio se prima vi accertiate di avere uno stomaco non troppo delicato e una senso della realtà molto forte, perché questo libro potrebbe lasciarvi una forte ansia addosso e farvi vedere con occhi diversi il mondo di internet, più di quanto facciano molti filmetti americani incentrati sui serial killer.
Quindi, gente, fate attenzione e lasciatevi stupire.
Per il momento è tutto.

Biancaneve

2 commenti:

  1. Bello, scrivi un po' più grande... La veste grafica splendida, mi piace... Devo leggere ancora però...

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