venerdì 18 maggio 2012

Chi è Biancaneve?

Chi è Biancaneve? Questa non è una presentazione ufficiale. Vi basti sapere che sono una ragazza poco più che ventenne con una grande passione: la lettura. Ho cominciato a leggere a sei anni e il mio primo "libro serio", cioè il mio primo vero libro dopo le favole, è stato "Piccole Donne" di Louisa May Alcott. Sono cresciuta con i suoi libri e con tutta una serie di libri per ragazzi (solo per citarne alcuni tra i più famosi: "Il piccolo Lord" e "Il giardino segreto" di Frances Burnett; "Pollyanna" di Eleanor H. Porter, "Cuore" di Edmondo de Amicis. Di quest'ultimo, avevo una predilezione per la storia "Il piccolo scrivano fiorentino" che, da piccola, mi facevo sempre leggere dal mio papà).
Naturalmente dopo mi sono evoluta e ho cominciato a leggere libri molto più seri, più "impegnati", libri non più per bambini, ma per ragazzi e per adulti. Ma una cosa per me non è mai cambiata.
Cosa? Vi chiederete. E io vi rispondo: il bisogno di perdermi nella lettura. Sì, perdermi. Perdermi nella Terra di Mezzo combattendo insieme ad Aragorn, Legolas e Gimli, perdermi per il castello di Hogwarts di notte sotto il Mantello dell'Invisibilità che mi copre insieme a Harry, Ron e Hermione, perdermi al San Francisco Hospital nel guardare il corpo di Lauren distesa su un letto, in coma cerebrale, e rendermi conto, insieme ad Arthur, che la donna al mio fianco è davvero il suo fantasma e non uno scherzo ben organizzato del mio migliore amico, Paul.
Ho coltivato la terra di Tara e ho sposato l'uomo che amava mia sorella pur di non vedermela portare via, ho pianto lacrime di dolore e perdita ogni volta che ho visto morire Beth, ho disprezzato il signor Darcy e ho rifiutato la sua prima, altezzosa proposta di matrimonio, prima di rendermi conto che, con il mio orgoglio e i miei pregiudizi, ho frainteso l'intera situazione e dato giudizi approssimativi.
Ho fatto tante cose in neanche vent'anni. Ho amato disperatamente, ho ucciso a sangue freddo, per mero calcolo, per passione e per errore, sono stata in prigione, e in terre inesistenti o troppo lontane perché un giorno arrivi davvero a vederle. Sono stata egoista e altre volte fin troppo buona. Sono stata sposata non so quante volte, per non parlare di quelle in cui ho tradito. Ho odiato, sono impazzita dal dolore. Sono stata grassa un giorno e anoressica quello dopo. Qualche volta sono persino morta.
E' questo il vero potere di un libro: ci permette di vivere un innumerevole numero di vite, di trovare amici meravigliosi che potremo riabbracciare ogni volta che rileggeremo un libro. E', come dice Umberto Eco, questa una sorta di ricompensa per la nostra mancanza di immortalità. Lì, seduti in poltrona, distesi su un letto, in piedi su un treno, potremo sempre scappare via dalla realtà e vivere ancora e ancora e ancora e ancora...

Biancaneve

3 commenti:

  1. Credo sia molto toccante, e come primo post è già il massimo! Non oso immaginare gli altri. Sei bravissima. Complimenti! Già amo questo blog!

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