domenica 12 ottobre 2014

LASCIATE IN PACE JANE AUSTEN!

Salve, cari lettori, sono (finalmente!) tornata. Devo innanzitutto scusarmi con voi per questa prolungata assenza, ma l'università mi ha letteralmente tenuta in ostaggio. Ora ho finalmente finito (devo solo discutere la tesi in seduta di laurea, non so ancora bene il giorno) e posso quindi promettervi che non ci saranno più lunghe attese per le mie recensioni, interviste e curiosità sul mondo della letteratura. E proprio con la recensione domenicale vorrei ricominciare. Ho scelto per voi il romanzo Il diario perduto di Jane Austen di Syrie James.
Premetto che sono di parte. Amo zia Jane - come la chiamano le Janiters - e non sopporto quando viene sfruttata così dagli scrittori o dai registi solo per vendere. Tuttavia, ogni tanto producono qualcosa di buono, come il film Becoming Jane e la miniserie della BBC Lost in Austen.
E questo libro? Scopriamolo insieme.



TRAMA:
Jane Austen è famosa perché ha scritto romanzi d'amore indimenticabili. Tuttavia, i suoi lettori - oggi come allora - si chiedono come sia possibile che a scrivere d'amore sia una donna nubile, che l'amore non l'ha mai provato. E così Syrie James immagina di trovare un vecchio diario della scrittrice in cui racconta la sua, di storia d'amore, una storia d'amore tanto intensa e impossibile da farle desiderare di scrivere storie che abbiano il lieto fine che lei non ha potuto avere.

RECENSIONE:
Bocciato. Non c'è un'altra parola con cui posso esprimere il mio giudizio su questo romanzo. Non c'è altro modo per esprimere la mia delusione. Non avevo grandi aspettative riguardo a questo romanzo, come ho detto non mi piace quando usano un autore famoso o un personaggio creato da qualcun altro per scrivere un'altra storia. In altre parole non mi piacciono gli apocrifi. Posso capire quando lo si fa a scopo ricreativo o come esercizio letterario - si vedano le fanfiction - ma quando è fatto a scopo di lucro mi viene l'orticaria.
Avrei potuto tollerarlo se fosse stata una gradevole lettura. Ma, per favore, ditemi voi come si fa a sopportare un romanzo scritto in prima persona - è Jane Austen che parla attraverso il suo "diario" - cercando di imitare lo stile di questa scrittrice. Come si fa? Perché davvero non ci riesco! Lo stile di un autore è unico e non si può imitare. Ci si può ispirare, ma non si può copiare. Specie quando si tratta di uno stile che vede un modo di scrivere ormai desueto. Diventa una forzatura e uno strazio per chi legge.
E poi, la storia! Una pseudo storia "strappalacrime", che vede - per l'ennesima volta - Jane Austen innamorarsi di un uomo, esserne ricambiata, ma non poterlo sposare. Ora, io capisco che sarebbe bello se zia Jane avesse avuto qualcuno e io sono sicura che lei si sia innamorata almeno una volta nella sua vita - del resto, basta leggere l'Epistolario per rendersene conto - e capisco anche che si possa ricamarci sopra, ma almeno siate un po' originali, anche per rispetto a questa grande scrittrice! Io credo che la Austen si sia rivoltata nella tomba non perché le abbiano appioppato una storia d'amore, ma perché non poteva credere che fosse così banale.
Ora, ammetto che Syrie James conosca molto bene l'opera della Austen, ma questo non basta a fare di questo romanzo un buon libro. Anche i personaggi sono piatti, figurandosi come una brutta copia di Darcy ed Elizabeth, di Mr. Knightley e di Emma, e di tutti gli altri personaggi austeniani.
Insomma, non c'è nulla di buono in questo romanzo. L'unico motivo per cui vende è che ha sfruttato il nome di zia Jane. Vi sembra giusto? A me no.
Quindi, lasciate in pace Jane Austen e scrivete qualcosa di vostro.
Per il momento è tutto.

Biancaneve

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