sabato 12 gennaio 2013

Cinquanta sfumature di... banalità!

Salve, lettori, sono tornata con una nuova recensione al vetriolo, che questa volta prende di mira la cosiddetta "trilogia erotica", che svetta in tutte le classifiche mondali (non si capisce perché o, meglio, si capisce, come dirò più giù). Per chi non l'avesse ancora intuito mi sto riferendo alla trilogia delle Cinquanta Sfumature, pubblicata da E.L. James, illustre conosciuta, che non ha scritto nulla (e avrebbe fatto meglio a continuare così) prima di questi tre romanzi.
Oggi analizzerò per voi Cinquanta sfumature di grigio. Consiglio vivamente a coloro che adorano questo libro di leggere questa critica, che cerca di essere costruttiva. Se, una volta arrivati alla fine di questo post, siete ancora convinti che sia un buon libro, non ho nient'altro da dirvi se non: "de gustibus non disputandum est".



TRAMA:
E già c'è una trama anche qui (credetemi la cosa non era così scontata). Anastasia Steele ha 21 anni, è vergine e sta per laurearsi quando la sua migliore amica e coinquilina Kate Kavanagh la manda al posto suo a intervistare il multimiliardario Christian Grey, amministratore delegato della Grey Enterprise, 28 anni, per il giornale del college. I due all'inizio - com'è ovvio! - non si sopportano, ma poi si rivedono grazie ad alcuni incontri non proprio casuali (lui è uno stalker) e scatta la scintilla. Lui la invita e cena e le fa una proposta oscena: una relazione di sesso basta sul rapporto dominatore/sottomessa. Cosa farà la dolce, ingenua e innocente (che poi tanto innocente e ingenua non mi sembra dato che lei, VERGINE, gliela da la prima sera!!) Anastasia? E state attenti perché la risposta non è così scontata come sembra (ci pensa un po' prima di accettare, che vi credete?? Ana non è certo una sciacquetta!)

RECENSIONE:
Ma si può definire un romanzo un obbrobrio del genere?? Premetto che non sono prevenuta: ho provato sul serio a leggerlo senza alcun tipo di pregiudizio, ma dopo dieci pagine ero già un pochino (solo un pochino) disgustata.
La trama è praticamente inesistente: non è nulla più della storia di lei, ragazza acqua e sapone senza alcuna esperienza, che crede di non essere un granché bella (ma chissà perché ha una sfilza di uomini che letteralmente sbavano per lei!) e di lui, maniaco del controllo e mago del sesso, senza alcuna voglia di una relazione stabile, che cambia per lei. Il tutto ben condito da scene di sesso "estremo" e dal rapporto "malato" tra dominatore e sottomessa.
Banale, scontata, trita, insulsa... Volete che continui? Conosco ancora parecchi sinonimi, ma non voglio annoiarvi: se volessi annoiarvi, vi direi di leggervi direttamente il libro. Già dalle prime pagine la storia procede in maniera piatta e anonima, e anche un po' forzata: Kate che si ammala (che fantasia!) e costringe la sua coinquilina e migliore amica Ana ad andare al suo posto a fare l'intervista a quest'uomo, perché è l'unico momento in cui questo pomposo amministratore delegato può riceverla. Naturalmente la ragazza va a fare quest'intervista controvoglia, senza documentarsi su chi sia (molto logico, per un'intervista di importanza fondamentale per la propria migliore amica) e all'inizio non lo sopporta. Tutto questo è una vera novità nella storia della letteratura, specie rosa, e per di più raccontato senza alcun vero sentimento.
Ma lui le farà cambiare idea sul suo conto e la farà innamorare perdutamente, tanto che lei, vergine, decide di andare a letto con lui la prima sera che escono insieme. Ora: quale ragazza sana di mente andrebbe a letto con un uomo sconosciuto la prima sera che ci esce insieme? Lascio a voi l'onere di dare una risposta. Ed è assurdo che a scrivere questa scena sia una donna, che dovrebbe conoscere bene le dinamiche della mente femminile.
Analizziamo i personaggi. Anastasia "Ana" Steele è una ragazza con una madre svampita che vive dall'altra parte dell'America e un patrigno (il terzo marito della madre) che lei considera un padre (il suo è morto quando era piccolissima). Come ho già detto è piena di complessi di inferiorità: crede di essere brutta, di non meritare niente di bello, soprattutto di non meritare Christian (non sa di già vista sta cosa?) E' molto matura (anche troppo per la sua età) e ha una migliore amica che lei considera molto più bella di lei e che nuoce gravemente alla sua autostima, però lei invece di odiarla la adora. Senza contare che è un'imbranata cronica, cosa che - secondo molti - è una caratteristica che gli uomini dovrebbero trovare irresistibile: in un romanzo vuoi che il tuo protagonista maschile si innamori della tua eroina? Rendila imbranata! e vedrai come casca ai suoi piedi. Inoltre la ragazza (che vive nel XXI secolo, come tutti noi) non conosce l'uso del cellulare e non ha un indirizzo e-mail! Per cui, giustamente, si fa regalare uno smartphone e un computer dal suo ricco fidanzato/dominatore.
E Christian Grey? Cosa dire dello stalker più sexy della letteratura? Anche lui sa di già visto: fisico perfetto, capelli ramati spettinati, fascino magnetico, che agisce come uno stupefacente: tutte le donne perdono la facoltà di parola quando se lo trovano davanti, diventano rosse in viso e fanno le troiette. Tutte le donne, eh, non sfugge nessuno a questo incantesimo. E naturalmente è il re del sesso, esperto e con una stanza dei giochi con cui divertirsi. Senza parlare del fatto che è disturbato, poverino! Ha un sacco di complessi pure lui perché ha avuto un'infanzia difficile e per questo non vuole una relazione seria, non crede di meritare l'amore di nessuno (in effetti lui e Ana sono proprio fatti l'uno per l'altra) e tende a controllare (o meglio a opprimere) le persone a cui tiene. E a usare i soldi per fare lo stalker con tutte le sue amanti!
Gli altri personaggi non li prendo neanche in considerazione, tanto sono stereotipati e praticamente quasi unicamente funzionali alla trama. Non vale la pena soffermarcisi.
E veniamo finalmente alle scene per cui è famoso questo libro: le scene di sesso. Si parla di sesso estremo, ma in realtà di sesso estremo c'è ben poco. Il rapporto dominatore/sottomessa è molto poco convincente, viene escluso quasi tutto dal contratto iniziale e dai limiti assoluti che i due pongono. A parte qualche sculacciata e un frustino ogni tanto non c'è proprio nulla.
Il linguaggio adoperato, poi, è veramente infantile: "me l'ha messo dentro", "vengo", "viene", "è eccitato" e roba del genere. Da un romanzo erotico così "sconvolgente" ci si aspetterebbe qualcosa di più elaborato, un linguaggio più alto, uno stile più coinvolgente. Senza contare poi che Ana è SEMPRE "bagnata", non ha mai mal di testa, non è mai stanca, non ha mai altro per la testa: è pronta a un minimo cenno di Christian. Vi sembra naturale?
Credo di aver concluso, per quanto riguarda il primo capitolo della saga.
Per il momento è tutto.
 
Biancaneve

5 commenti:

  1. meno male! è terrificante che le donne che esaltano e si passano questo libro siano convinte di saper leggere (e di sapere che cosa è l'erotismo trasgressivo). strenuamente arrivato alle 50 (pagine, non sfumature)l'ho "data su" perchè va bene buttare nel cesso un po' del proprio tempo ma a tutto c'è un limite!
    finalmente ho letto una cosa eccitante: la tua critica!
    Fabio

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  2. Grazie mille, Fabio, per le tue parole. E' bello che quello che scrivo venga apprezzato. Continua a seguirmi, se vuoi, e a commentare :)
    Biancaneve

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  3. Critica assolutamente noiosa e banale, in molte parti addirittura patetica. Non nascondo di aver riso a fine recensione, quando hai trattato il linguaggio adoperato; realmente il pubblico si aspettava un linguaggio "elaborato e più alto?" Non penso, è pur sempre di un romanzo erotico, a parer mio la recensione letta è inutile.

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    1. Un romanzo erotico può avere un linguaggio elaborato e più alto e anche una trama ben strutturata. A tal proposito, ti consiglio la lettura di "The King's Men" di Christian Fall ;)

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  4. Sarà sicuramente per questo allora che di 50 sfumature se ne sono vendute meno copie ;)

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