Salve lettori, come promesso ecco l'intervista a Diego Galdino. Classe 1971, barista romano, sta incantando l'Italia e la Spagna con le sue commedie romantiche. Conosciamolo meglio!
BIANCANEVE (B): Caro Diego, benvenuto nel mio blog e grazie per
aver accetta to di farti intervistare.
Tu non sei solo uno scrittore, sei anche un barista, un marito, un padre, un
cinefilo e, naturalmente, un lettore compulsivo. Qual è il tuo segreto? Come
riesci a fare tutto?
DIEGO GALDINO (DG): Grazie a te per l’ospitalità, in effetti la mia
vita è un po’ una via di mezzo tra il film con Michael Keaton Mi sdoppio in
quattro e il film Ma come fa a far tutto? con Sarah Jessica Parker. La
verità è che dentro di me mi ripeto in continuazione come un mantra: “C’è un
tempo per fare tutto!” e così cerco di dare a ogni cosa tutta l’attenzione che
merita, visto che stiamo parlando delle priorità della mia vita.
B: Hai esordito con una casa editrice importante quale la Sperling & Kupfer. Qual
è stato il tuo iter?
DG: Lo ‘Sliding Doors’ della mia carriera letteraria è stato quando
un’importante scrittrice italiana che aveva letto qualcosa di mio ha chiesto al
suo agente letterario, uno dei più importanti a livello nazionale e
internazionale, di darmi una chance. Fortunatamente le sono piaciuto. Avere
Vicki Satlow come agente letterario vuol dire potersi confrontare
quotidianamente con lo Chef Gordon Ramsey dell’editoria ed imparare a
convogliare le tue capacità letterarie verso case editrici come la Sperling & Kupfer.
B: Massimo, il protagonista de Il
primo caffè del mattino è un barista e, come te, si alza ogni giorno alle
cinque, legge tanto e ha una grande cultura cinematografica. Quanto c’è di
autobiografico in questo personaggio e nel suo percorso di studi?
DG: Sicuramente mi rivedo molto nel protagonista del mio romanzo
per quanto riguarda la quotidianità della sua vita, un po’ meno nell'avvenenza.
Anch’io come lui ho dovuto lasciare gli studi e giovanissimo, finire dietro al
bancone del bar di mio padre e allargare la mia famiglia a tutti i clienti più
affezionati che negli anni mi hanno visto crescere e diventare uomo. Se penaste
che Antonio l’idraulico, Tonino il meccanico, Gino il macellaio e Pino il
parrucchiere siano frutto della mia fantasia, provate a venire una mattina nel
mio Bar per prendere il primo caffè del mattino e scoprirete che la finzione è
vera come la realtà.
B: Il protagonista de Mi
arrivi come da un sogno ha invece un nome particolare: Clark Kent. Come mai
hai scelto questo nome così ingombrante?
DG: Clark Kent? In effetti il nome è abbastanza indicativo. Il mio
protagonista non poteva essere una persona qualunque. Avevo bisogno di un super
uomo, un uomo di un altro pianeta, un supereroe dei sentimenti, un uomo pronto
a cimentarsi in un’impresa ai limiti del fantasy: far innamorare due volte la
stessa donna ripartendo dal primo sguardo.
B: Roma, la tua città, è anch'essa un personaggio. Nel tuo ultimo
romanzo, l’azione si svolge – oltre che a Roma – anche a Siculiana, dove
avviene lo ‘sbarco’ delle tartarughe. Ti è capitato di assistere a questo
fenomeno?
DG: Purtroppo ho potuto vedere questo incredibile fenomeno naturale
solo in video, ma è stato quel video ad accendere la mia voglia di scrivere Mi arrivi come da un sogno. A dire la
verità non ho ancora mai visto dal vivo nemmeno Siculiana, e proprio per questo
la soddisfazione è stata ancora più grande quando una persona del posto dopo
aver letto il mio romanzo mi ha chiesto se ero nato lì o se avevo parenti che
vivevano a Siculiana.
B: Le tue sono commedie romantiche e tu vieni spesso accostato a
Nicholas Sparks, che – da quanto si intuisce dai tuoi romanzi – è uno dei tuoi
scrittori preferiti. Tuttavia, i romanzi di Sparks sono molto tragici. Come ti
spieghi questo paragone? Ci sono altri scrittori a cui ti ispiri?
DG: Un cuore in silenzio,
La scelta, Vicino a te non ho paura, Ho
cercato il tuo nome, Come la prima
volta, L’ultima canzone, La risposta è nelle stelle, Quando ho aperto gli occhi questi sono
tutti romanzi di Nicholas Sparks che non sono tragici se per tragicità
s’intende un non lieto fine e a dirla tutta anche Le pagine della nostra vita ha un finale che può essere
interpretato positivamente. Il problema di quando si racconta una storia
d’amore è cercare di far arrivare il lettore al finale che sogna nel modo più
articolato possibile, così da dargli l’impressione che si tratti di una storia
straordinaria, tutt’altro che scontata… Di sicuro Sparks è il mio punto di
riferimento come scrittore di romanzi d’amore perché è l’autore del mio romanzo
preferito Le pagine della nostra vita
insieme a Persuasione di Jane Austen.
Però adoro anche altri scrittori come Marc Levy, Guillame Musso, Nicholas
Evans, Nicolas Barreau, Paulina Simons, Rosamunde Pilcher e la ‘regina’ Jane
Austen.
B: Recentemente, sulla tua pagina facebook ufficiale, è stato
indetto un contest in cui si chiede ai fan di scegliere degli attori per
interpretare i protagonisti dei tuoi romanzi. È solo una vostra curiosità per
capire come i fan si immaginano i protagonisti o si tratta di una sorta di test
e possiamo aspettarci presto un film?
DG: Il contest indetto sulla mia pagina ufficiale è un modo
simpatico per giocare con i miei lettori. Siccome ogni volta che presento i
miei romanzi immancabilmente mi viene posta la domanda chi vedrei nella parte
dei protagonisti in un eventuale trasposizione cinematografica dell’opera,
stavolta ho voluto chiederlo io a chi mi segue da sempre con affetto. Per un
appassionato di cinema come me il massimo della soddisfazione è stato cedere i
diritti cinematografici de Il primo caffè
del mattino a un noto produttore italiano che si è preso due anni di tempo
per cercare di far arrivare nelle sale italiane la storia di Massimo e
Geneviéve. Dal giorno della firma sul contratto (dicembre 2013) non faccio
altro che immaginarmi un casting da sogno e, siccome mi ero stancato di farlo
da solo, ho deciso di coinvolgere i miei lettori creando insieme ad Annalisa
Del Vecchio, l’Admin della mia pagina ufficiale, questo contest Hollywoodiano
che sta avendo un grande successo.
B: Quali sono i tuoi progetti futuri? La Sperling & Kupfer ti
ha rinnovato il contratto per un altro romanzo. Sei già all’opera? Puoi
anticiparmi qualcosina?
DG: Sì è ormai ufficiale la notizia che anche il mio terzo romanzo
sarà pubblicato dalla Sperling & Kupfer che io vorrei ringraziare
pubblicamente per avermi dato ancora la possibilità di lavorare con delle
persone e dei professionisti eccezionali che ormai io amo considerare come la
mia famiglia letteraria. Il nuovo romanzo è già scritto, ma non posso
anticipare nulla, anche perché credo sia giusto da parte mia dare tutta
l’attenzione ed il proscenio che merita a Mi
arrivi come da un sogno che è arrivato da poco nelle librerie di tutta
Italia. Però posso dirti che anche nel prossimo romanzo uno dei due
protagonisti arriverà da molto lontano… Più precisamente dalla patria di Mr.
Crocodile Dundee… L’Australia…
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